“D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda” (Italo Calvino)
Sono andata alla ricerca di una risposta qualche giorno fa, in giro per la mia città come non facevo da troppo tempo; ho preso la macchina fotografica, sono uscita di casa con l’intenzione di visitare una mostra e di passeggiare poi senza mèta per le vie del centro, facendomi guidare solo dagli scorci, dai dettagli, dalle impressioni.
Nella mia lunga camminata ho incontrato delle turiste che si erano perse e ho fatto un po’ di strada con loro, raccontando di Roma, di Bernini, di Giordano Bruno, di Pasquino, tutto nel mio pessimo inglese che non mi impedisce comunque di tacere quando si tratta di parlare di qualcosa che amo.
Sono arrivata fino al “mio” posto romano, ho guardato gli angeli, ho notato dei particolari come mai prima di quel giorno, prendendomi tutto il tempo necessario per svoltare in una via piuttosto che in un’altra, magari più diretta, ma meno suggestiva; ho assaggiato tè cinese in un posto adorabile che volevo visitare da tempo, tra tazze vintage e tulipani, e mi sono incantata tra i tesori di un negozietto di bijoux d’epoca scegliendo una nuova spilla per la mia collezione.
Quando ho raggiunto la mostra sono stata distratta da una piccola porta verde sul grande muro di una chiesa, ho ritardato l’ingresso, mi sono di nuovo persa tra i vicoli e davanti alla scalinata di Sant’Agostino sono tornata indietro con i ricordi, a un giorno caldissimo di alcuni anni fa, quando accompagnai una persona speciale a vedere i piedi sporchi dei pellegrini, pellegrini quasi anche noi in quella Roma stupenda, che sembrava promettere tanto e che tanto ci ha dato.
Infine, stanca ma felice, sono entrata a Palazzo Altemps e anche là mi sono persa tra le sale vuote, con le statue antiche come compagne, tra le suggestioni e le creazioni di un artista visionario (Fornasetti).
La foto che mi ritrae un po’ sognante ma contenta l’ha scattata una povera ragazza che non aveva idea di come si tenesse in mano una macchina con un obiettivo fisso: ne è venuta fuori un’inquadratura con le mie mani tagliate, ma mi è piaciuta tanto comunque.
A presto ❤
PS. In basso vi segnalo i riferimenti dei due negozi.
* Té e teiere, Via dei Banchi Nuovi 37
* Bibelot bijoux d’epoca, Via dei Banchi Nuovi 2
Mi hai fatto venire una voglia indescrivibile di tornare a Roma…. Grazie Cristina per le tue belle foto e i tuoi piacevoli racconti.
Carmen
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Ok a quando il prossimo giro A Roma con la mia guida preferita? Mi innamoro dei posti grazie alle tue foto ❤️.
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@Carmen @Paola siete sempre le benvenute a Roma! E naturalmente mi offro come guida per i vicoli del centro storico 🙂
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Quando si tratta di Roma, della mia amata Roma, non riesco a essere obiettiva… avrò sempre parole di elogio per la sua bellezza, specialmente in zone come questa! Resto incantata, ogni volta… al punto che quasi mi dimentico di tutti i disagi, o forse non mi voglio lasciar troppo condizionare, scegliendo ancora e ancora lo sguardo della poesia e dello stupore!
Il centro storico è un gioiello, in tanti punti… ti farò ridere, ma a volte mi perdo nelle sue vie e il senso dell’orientamento vacilla, vado molto a memoria fotografica… e pensa, sono stata capace di non ritrovare più il negozio dei tè, mesi fa, ho girato in tondo, ahaha! Ecco perchè ci devo tornare e la tisana alla mandorla nel frattempo è finita… 😀
Passeggiare con la macchina fotografica, il tempo libero, il sole e un clima mite è un regalo… un regalo che facciamo a noi stesse, quando si può… voglio ri-concedermelo presto anch’io!
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Non mi viene da ridere perché anch’io mi perdo in quel dedalo di viuzze e vicoli senza uscita!
Era da troppo tempo che anch’io mi ritrovavo a subire la nostra bella città e a non goderne, quindi mi sono “vestita” da turista e ho trascorso una giornata stupenda 🙂 ti auguro di passarne una così prestissimo!
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Belle tutte le foto e anche quella dove ci sei tu. Ma la spilla nuova è quella che indossi?
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Ciao Anna! Grazie per i complimenti alle foto 🙂
La spilla che indosso nelle foto è una delle “anziane”, nel senso che l’avevo già; quella che ho comprato è invece una spilla vintage alla quale dedicherò, spero presto, un post tutto suo. Continua a seguirmi se ti va di vedere dove la porterò a passeggio 😊
A presto!
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